La saga di una famiglia di immigrati
Michael Calvani
Quando gli immigrati stranieri iniziarono ad arrivare negli Stati Uniti nel XIX secolo, la loro idea era di creare una vita nuova e migliore per se stessi e le loro famiglie. Il passato non era stato favorevole, poichè l’antico paese aveva poco da offrire ai poveri immigrati che desideravano di più dalla vita che povertà, degradazione e vita da classe inferiore. I ricchi possessori di terre erano stati i possessori di terre predominanti per centinaia di anni, e solo piccole parcelle di terra erano possedute dai poveri più fortunati. La mobilità sociale verso l’alto era praticamente impossibile per il povero Europeo, e il futuro non sembrava portare niente di più luminoso. Quindi, quando ad un povero era data la possibilità di immigrare negli Stati Uniti, il sentimento generale era quello che non c’era niente da perdere, e possibilmente tanto da guadagnare. Questo era precisamente il sentimento di un immigrante italiano in particolare, che sentì che il futuro negli Stati Uniti non sarebbe stato di certo peggio del suo presente in Italia. Al tempo, egli era solo un giovanotto, ma l’ età non avrebbe avuto nessuna rilevanza con la sua estremamente matura decisione di immigrare negli Stati Uniti. Il risultato sarebbe potuto essere disastroso, ma in questo caso non lo fu. Con una grande dose di determinazione, duro lavoro, e magari un poco di fortuna, questo peasano italiano raggiunse il successo che un tempo era soltanto un sogno.
A) La decisione di immigrare
Torello Calvani nacque nella cittadina di Pistoia il 25 luglio 1872. I suoi genitori, Narcisio e Maria Calvani, erano estremamente poveri e sopravvivevano solo grazie alla professione di muratore di Narcisio. Il denaro scarseggiava, poichè i genitori ebbro altri due figli dopo Torello da mantenere. Essendo il maggiore, Torello fu il primo che inizió ad assistere il padre nel lavoro quotidiano. Il suo compito era quello di trasportare la pietra ovunque Narcisio stesse lavorando. All’età di vent’anni, Torello era diventato stanco di questo lavoro estremamente fisico che gli era richiesto dal fare il muratore, e decise che avrebbe iniziato a cercare altri modi per guadagnarsi da vivere. Girava voce a Pistoia che un ricco italo-svizzero di nome De Lentus fosse alla ricerca di cittadini italiani disposti ad immigrare negli Stati Uniti. Le sue intenzioni erano di crescere uva e allevare suini, nella speranza di poter espandere le sue ricchezze ulteriormente. Torello vide questa cosa come un’opportunità per scappare dall’ardua situazione a casa, e quindi decise di lasciare tutto senza nemmeno avvisare la sua famiglia.
B) Il viaggio
Dopo aver ottenuto un passaporto, Torello viaggió da Pistoia fino al porto di Genova dove avrebbe avuto inizio il suo storico viaggio per gli Stati Uniti. Il signor De Lentus aveva arruolato tanti italiani desiderosi di compiere questo viaggio. Molti di loro avevano mogli e figli, mentre altri, come Torello, partivano da soli. Il 27 agosto 1892 una nave carica di immigranti emozionati lasció il porto di Genova per un viaggio che sarebbe stato di tredici lunghi ed estenuanti giorni. Il viaggio era un’esperienza per niente gradevole, siccome gli immigranti italiani non avevano una riservazione nè in prima nè in seconda classe, bensí in terza classe che era tipicamente occupata dai bagagli o dalla merce.
Inoltre, ovviamente la sanità era estremamente scarsa, e gli immigrati spesso si lamentavano di cibo scaduto, ratti, e pidocchi sulla nave. I risultati che accompagnarono questo viaggio furono malattie e morbi, che afflissero un gran numero di immigrati durante il viaggio. Infatti, le condizioni del passeggero di terza classe erano cosí povere che gli uomini della nave spesso li chiamavano maiali o suini.
Ció nonostante, il viaggio non fu completamente determinato dalla miseria e la scomodità, dal momento che alcune forme di intrattenimento erano presenti a bordo. Magari questa eccitazione passava semplicemente attraverso ad una fisarmonica o un mandolino di un passeggero, ma ad ogni modo era intrattenimento. Anche se solo per un momento, la mente dell’italiano a bordo veniva riempita di contentezza e felicità, nonostante la condizione momentanea e la cattiva salute. Le danze e il festeggiamento continuavano, fino a che l’immigrato, stanco, era troppo esausto per partecipare. Ma questa era solo una notte, e c’erano molte altre notti da affrontare prima della fine del viaggio.
C) L’arrivo in un Nuovo Mondo
Finalmente, l’ulitmo giorno di viaggio arrivó l’8 settembre 1892, quando raggiunsero il porto di New York. Per la prima volta in tredici giorni, l’immigrato fu in grado di poggiare piede sulla terra ferma. Il Signor De Lentus aveva organizzato un treno per trasportare gli immigrati italiani da New York fino alla loro destinazione finale in New Mexico. Il viaggio duró parecchi giorni, dal momento che una serie di cambi di treno erano necessari per arrivare alla destinazione finale. Le barriere di comunicazione tra gli immigrati e gli americani erano una difficoltà aggiuntiva del viaggio. Persino ottenere del cibo diventava un problema, dal momento che gli immigrati parlavano solamente l’italiano. Torello non era l’eccezione di questa regola, e oltretutto viaggiare da solo aveva solamente contribuito alla sua alienazione rispetto alla nuova cultura americana. Ad un certo punto del suo viaggio in treno, Torello era seduto di fianco a una famiglia di immigrati che stava mangiando il loro pranzo pomeridiano, che includeva del pane. Un pezzo di pane cadde sul pavimento, e Torello lo afferró immediatamente. Quando il treno si fermó ad una delle tante fermate, Torello scese giù dal treno e corse fino al negozio vicino alla stazione, dove vendevano del cibo. Appoggió sul bancone il pezzo di pane, e con esso anche alcune monete americane. In cambio, il commesso vendette una pagnotta di pane a Torello. Questo tipo di comunicazione, per quanto primitivo possa sembrare, era l’unico metodo accessibile a Torello, data la sua totale ignoranza della lingua inglese.
Dopo molti ansiosi giorni di viaggio, il treno carico di immigrati finalmente raggiunse Pecos, in Texas, dove tutti passarono alla linea ferroviale di Peco Valley. Sarebbe stata questa la strada che avrebbe portato gli italiani alla loro nuova casa a Malaga, in New Mexico, ubicata solo a poche miglia fuori dalla città di Eddy, oggi la città di Carlsbad. Ci vollero solo poche ore di treno per raggiungere la stazione di Malaga, dove gli italiani scaricarono le poche cose che si erano portati dal vecchio continente. Che piacesse o meno, le loro vite sarebbero state controllate dal nuovo datore di lavoro, il signor De Lentus, per i due anni a venire. Storicamente, questo tipo di controllo viene chiamato “servitù a contratto”, che significa che una persona fa da servo per un determinato periodo di tempo e viene ripagato con viaggio, vitto e alloggio. La situazione di questi immigrati italiani era analoga, dal momento che avevano comunque promesso a De Lentus che lo avrebbero servito per due anni per ripagarlo delle spese del viaggio per gli Stati Uniti. Il rischio di questa promessa era alto, specialmente per coloro che non erano sicuri che la decisione di lasciare la propria casa fosse stata la cosa giusta.
Non molto dopo il suo arrivo a Malaga, Torello incontró una giovane ragazza di nome Ersilia Louise Grandi. Ella e la sua famiglia erano arrivati negli Stati Uniti per lavorare con De Lentus. Ersilia aveva solo quindici anni quando arrivó in America, ma era grande abbastanza per iniziare a lavorare. Mentre Torello era incaricato di curare suini e uva, Ersilia stava nella casa di De Lentus, che si trovava ad ovest rispetto a Malaga. Ella, come domestica, era d’aiuto per la signora De Lentus, che era molto esigente e persino tirannica. Ersilia veniva costantemente trattata con pochissimo rispetto, e ci si aspettava che rispondesse velocemente a ogni singolo e minimo desiderio che la signora De Lentus potesse avere. Il lavoro di Ersilia le richiedeva di lavorare sia il giorno che la notte, e uno potrebbe aspettarsi che avrebbe ricevuto qualche premio per questo servizio extra. Invece, questo non fu il caso. Dopo due settimane di duro lavoro, Ersilia fu premiata solo una volta, e con un paio di scarpe usate della signora De Lentus. Dopo un mese intero di lavoro tedioso, ricevette un vecchio cappello di paglia con una piuma di pollo a lato. Non era insolito che la signora De Lentus domandasse che le venisse portato il caffè a letto, anche quando era molto presto. Ersilia doveva alzarsi dal letto semplicemente per soddisfare ogni ordine della signora De Lentus.
Torello andava a trovare Ersilia ogni volta che poteva, ma il lavoro occupava la maggior parte del loro tempo. Le loro responsabilità li tenevano lontani l’uno dall’altro, finchè il signor De Lentus ordinó che Torello e un altro lavoratore piantassero alberi di cotone intorno a casa sua. I due uomini partirono presto una mattina per andare a Rocky Arroyo Spring, che si trovava a venti miglia a Nord Ovest di Eddy. Il carro era l’unico mezzo di trasporto alla portata dei due immigrati; quindi il viaggio fu ancora una volta molto lungo e stancante. Piantarono molti alberi intorno alla casa dei De Lentus. Questo nuovo compito diede a Torello l’opportunità di avvicinarsi maggiormente ad Ersilia, il che aiutó la loro relazione. Benchè i due immigrati non se ne lí a poco le loro vite, e quelle degli altri italiani, sarebbero cambiate drasticamente.
D) Lasciati da soli
Gli immigrati erano negli Stati Uniti da soli tre anni, quando divenne evidente che il sogno americano promesso dal signor De Lentus era un’illusione totale. La maggior parte dei suini avevano contratto il colera, e di conseguenza erano morti, lasciandone solo pochi ai De Lentus. L’uva cresceva bene a Malaga grazie al clima e all’appropriata umidità. Tuttavia, sorse il problema di vendere l’uva al mercato, dal momento che le spese di spedizioni superavano il guadagno. Dunque i due prodotti più importanti del signor De Lentus gli stavano producendo più debiti che guadagni. La sua fortuna si era ridotta in soli tre anni, rendendolo un uomo povero. Dal momento che gli immigrati erano obbligati a servire De Lentus solo per due anni, il terzo anno di lavoro era stato pagato di tasca sua. Gli italiani già in partenza non avevano soldi, e per di più dopo tre anni di lavoro gratuito per il loro datore di lavoro. Torello, De Lentus fu ripagato per il terzo anno di lavoro con i maiali che erano sopravvissuti all’epidemia di colera. Gli altri immigrati furono pagati all’incirca nella stessa maniera; essenzialmente, con qualsiasi cosa fosse rimasta a De Lentus dopo la bancarotta. Nel 1895, il signore De Lentus e sua moglie tornarono in Italia con i pochi soldi che li erano rimasti. Gli immigrati rimasero bloccati, e dovettero badare a se stessi facendo del loro meglio, anche se il loro meglio non era la situazione ideale per iniziare una nuova vita.
Torello, con i soldi che aveva risparmiato dal momento che era sbarcato negli Stati Uniti, affittó la sua prima fattoria nel tardo 1895. Si trovava appena a sud di Malaga, e a nord del canale d’acqua chiamato Black River (Fiume Nero). Torello piantó grano e mais per tutto il terreno della fattoria, e fortunatamente il raccolto andó molto bene. Torello continuó il lavoro della fattoria da solo, finchè non sposó Ersilia Louise il 16 maggio 1896. Lui aveva ventiquattro anni, mentre lei ne aveva solo diciannove, ma insieme speravano di affrontare il futuro e qualsiasi cosa fosse in serbo per loro. Il 22 settembre 1986, mentre erano ancora alla fattoria in affitto, nacque la loro prima figlia, che chiamarono Helen Pauline. Ersilia aveva dunque due lavori: badare alla neonata, e assistere Torello nei campi. La vita era ancora molto difficile per la coppia, ma per lo meno per la prima volta erano in grado di dirigere le loro vite come volevano, cosa che era stata impossibile nel passato.
Nel 1897, Torello ed Ersilia con la loro figlia Helen, si trasferirono in una seconda fattoria in affitto, che si trovava giusto ad Est di una comunità di fattorie chiamata Loving, in onore di Oliver Loving, un mandriano che aveva portato parecchio bestiame nella zona. Torello raddoppió la sua fattoria piantando ancora grano e mais. Le sue colture crebbero bene, come avevano fatto in passato. Tuttavia, a differenza del passato, in questa fattoria non veniva prodotto solo buon grano, ma anche altri quattro figli. Delia Clara, la secondogenita, nacque l’1 aprile 1898. Due anni dopo, Ersilia diede alla nascita Emily Eleanor l’1 marzo 1900. Mary Ersilia, la loro quartogenita, nacque il 31 dicembre 1901, mentre la quintogenita, Vera, arrivó il 27 novembre 1903. Con una famiglia di queste dimensioni, fu ovvio che Ersilia non avrebbe più potuto aiutare Torello nei campi. Ma i due avevano già pianificato in anticipo, perchè già alla seconda gravidanza di Ersilia era chiaro che avrebbero avuto bisogno di un aiutante nella fattoria. Quindi, nel 1898, Torello chiese a suo fratello minore, Raffaello, che viveva ancora a Pistoia di venire a lavorare con lui. Raffaello decise di accettare l’offerta di suo fratello, e partí dal porto di Genova l’1 aprile 1898, sulla nave California. Dopo quindici giorni di viaggio, Raffello arrivó a New York dove salí sul treno per il New Mexico. Anche se aveva gia’ ventidue anni al tempo, Raffaello incontró seri problemi mentre era in viaggio poichè non parlava l’inglese. A causa di questo deficit, a Raffaello era spesso impossibile capire quando doveva scendere dal treno, o su che treno salire nei cambi. Dopo un po’ di tempo, arrivó a Malaga, in New Mexico sempre con la Pecos Valley Railroad. Raffaello si dimostró una grande risorsa per Torello ed Ersilia, dal momento che i raccolti sembravano espandersi quasi alla stessa velocita’ della famiglia Calvani.
La fattoria di Torello, e cosí anche le fattorie dei dintorni, dipendeva fortemente sull’irrigazione come principale risorsa d’acqua per le loro coltivazioni. Il sistema di irrigazione aveva origine ad una diga di nome Avalon, che si trovava a nord di Carlsbad. La diga, originariamente costruita nel 1891, venne completamente distrutta da un allagamento, che avvenne solamente due anni dopo la costruzione. Attraverso gli sforzi di un facoltoso individuo chiamato James K. Hagerman, la diga Avalon fu ricostruita nel 1894. Tuttavia, nel 1904, un altro grande allagamento la distrusse di nuovo. Questa volta la diga fu ricostruita a carico dei contadini dei dintorni, dal momento che erano loro che ne dipendevano cosí fortemente. Torello e i suoi compagni contadini partirono coi carri dalle loro case per andare a riparare la diga. Raffaello rimase alla fattoria per lavorare nei campi e per assistere Ersilia quando possibile. La loro fattoria si stava lentamente espandendo, e poco prima dell’alluvione Torello aveva investito nel comprare alcune mucche, che sperava che avrebbero aiutato il guadagno della famiglia. Lentamente ma senza problemi, la fattoria stava iniziando a svilupparsi diventando un’operazione di successo.
Nel 1905, Torello e la sua famiglia, incluso Raffaello, si spostarono dalla loro seconda fattoria alla terza, che era appartenuta precedentemente a una famiglia di nome McShane. Mentre vivevano in questa fattoria, Ersilia diede alla nascita il sesto figlio Robert Mario il 5 ottobre 1906, e anche il settimo, Pia Maria, il 18 ottobre 1907. Torello continuava a far crescere grano e mais, e continuava anche ad allevare alle mucche. Dal momento che Erslia aveva dato alla luce sette figli, l’aiuto di Raffaello nella fattoria era assolutamente indespensabile. Con solo due uomini, il lavoro era già molto faticoso e stancante.
La famiglia occupó questa fattoria solo per tre anni, e dopodichè si spostó in una quarta fattoria nel 1908. Questa fattoria si trovava a Nord di un mulino di olio di semi di cotone, che operava nella periferia di Loving. Durante la loro permanenza in questa fattoria, che fu solo di un anno, non ebbero figli. Grano, mais e mucche furono anche qui la fonte di sostentamento della famiglia, non permettendogli di avere molto tempo per riposo e relax.
Tempo dell’anno 1990, Torello aveva accumulato abbastanza soldi per finalmente comprare una fattoria. Per la prima volta, la famiglia si spostó su un terreno che sarebbe stato loro, e non di qualcun’altro. Questo terreno si trovava all’interno di una piccola comunità di contadini chiamata Otis, a sei miglia da Carlsbad. Il raccolto non cambió rispetto agli anni passati, dal momento che Torello decise di continuare a coltivare grano e mais. Tuttavia, la quantità di lavoro per Torello e Raffaello sembrava aumentare; ma i due uomini riuscirono a gestire il lavoro ugualmente, come si puó notare dagli esempi riportati di alcune tecniche che utilizzavano.
L’acqua a scopo di irrigazione veniva mandata giù alla sera, dopo che la giornata del contadino nei campi era finita. Torello era spesso esausto alla fine della giornata di lavoro, ma sapeva che l’acqua dall’irrigazione sarebbe arrivata la sera e sarebbe quindi dovuta essere diretta verso i campi. Trovó la soluzione a questo problema sdraiandosi di fianco al canale pendendo il braccio verso l’acqua in modo tale che con l’arrivo dell’acqua Torella sarebbe svegliato trovandosi il braccio bagnato e quindi in grado di dirigere l’acqua verso i campi. Una variazione di questo metodo era di legare un pezzo di legno al braccio del contadino che, con il flusso dell’acqua di scorreva tirando la corda e svegliando il contandino. Anche se estremamente basilari, questi metodi risultarono estremamente efficaci.
In 26 luglio 1910, Ersilia diede alla luce il suo ottavo figlio, Albert James, e al tempo la famiglia viveva ancora alla fattoria Otis. Torello ed Ersilia erano stati sposati per quattordici anni, avevano avuto otto figli, vissuto in cinque fattorie diverse, e superato molte difficoltà. Ma insieme, con l’aiuto di Raffaello, le loro fatiche erano state ripagate, non solo in termini di guadagno monetario ma anche personale. Erano passati meno di vent’anni, e Torello ed Ersilia erano passati dallo stato di contadini in servitù, a quello di gestori e agricoltori di successo. Il sogno di una vita migliore, che avevano immaginato tanto tempo prima, stava lentamente diventato realtà.
Nel febbraio del 1911, Torello vendette la fattoria Otis, e ne compró un’altra a tre miglia da Carlbad. Questa fattoria sembrava avere un’aura di permanenza, dal momento che Torello aveva comprato la sua prima casa nelle vicinanze. Per la prima volta la famiglia avrebbe avuto la propria abitazione, piuttosto che quelle occupate dai precedenti proprietari. Grano, mais, e alcune mucche da latte continuavano ad essere i tre principali prodotti della fattoria, come lo erano in quelle precedenti. La famiglia Calvani occupó questa fattoria per circa due anni, fino a quando ricevette un’opportunità troppo grande da lasciarsi scappare.
Nel 1913, un agricoltore di nome Kerr chiese a Torello e alla sua famiglia di trasferirsi e lavorare nel vigneto della sua fattoria. Un tempo, nella fattoria era stata coltivata l’uva, quando ancora era un prodotto redditizio. Tuttavia, quando l’uva diventó obsoleta, Kerr la sostitui’ con mais ed erba medica. Torello e la sua famiglia accettarono l’offerta, decidendo che avrebbero continuato a coltivare la loro terra e anche quella di Kerr. Una famiglia di nome Matney si offrí di affittare la casa dei Calvani mentre si trovavano nella vigna della fattoria di Kerr, fino a quando avrebbero deciso di ritornare. L’accordo andava a genio a Torello, Raffaello, e solo un paio di braccianti in più che lavoravano sia la fattoria di famiglia che quella di Kerr. Nel frattempo, Ersilia diede alla luce gli ultimi due figli: Cesarine Amelia nacque il 25 maggio 1914, e Torello Howard il 19 agosto 1917. Anche se nell’anno 1917 Torello ed Ersilia avevano già dieci figli, il maschio maggiore aveva soltanto undici anni. Ovviamente era in grado di offrire un aiuto limitato nei campi con Torello e Raffaello, specialmente quando si trattava delle balle di fieno. Quindi, nella primavera del 1918, Torello acquistó uno dei primi pressa fieno alimentati a benzina della zona di Carlsbad. Si trattava di un Fairbanks Morse, una cilindrata, e sei cavalli di potenza: una vera e propria bellezza per quel tempo. La pressa si riveló preziosa, dal momento che attenuó notevolmente il lavoro degli uomini nei campi, permettendo a Torello di assumere un numero inferiori di braccianti.
Nella primavera del 1919, la famiglia Calvani e Raffaello si ritrasferirono nella loro casa, che la famiglia Matney aveva continuato ad affittare per i sei anni precedenti. Il Signor Kerr aveva venduto il suo vigneto al Signor A. L. Nichols, che veniva dall’ Arkansas. Dato che Torello possedeva un pressa fieno, il granturco e il milo mais risultarono meno efficienti dell’erba medica. Quindi, Torello coltivó la sua terra di nuovo e integró l’erba medica. In più, Torello inizió a far crescere un altro prodotto conosciuto come cotone Durango, che si era scoperto che cresceva eccezionalmente bene nell’area di Carlsbad. Tutti i centotrenta acri della fattoria erano stati piantati e crescevano bene, e venivano curati non solo da Torello, Ersilia e Raffaello, ma anche da dieci bambini.
La vita continuó a proseguire all’incirca nello stesso modo dal 1919 al 1924, quando avvenne un disastro che lasció non solo Torello e la sua famiglia in problemi finanziari, ma anche molti altri nella zona di Carlsbad e dintorni. La Banca Nazionale di Carlsbad, che gestiva la maggior parte dei clienti dei dintorni, andó in bancarotta nel 1924. Torello perse approssimativamente $12,000, che aveva risparmiato nella banca. Ovviamente questa fu una grande botta d’arresto finanziaria per la famiglia. Tuttavia, sarebbe stato molto peggio se Torello fosse stato l’unico coinvolto in questa situazione. Ma quando un disastro del genere colpisce un gran numero di persone nello stesso modo, i suoi effetti vengono diminuiti grandemente. Quindi, anche se Torello aveva perso un’ingente somma di denaro, date le circostanze la famiglia fu in grado di superare la crisi.
Nel 1928, Torello ed Ersilia decidettero di tornare in Italia per visitare parenti e vecchi amici. Erano passati trentasei anni dal loro viaggio e insediamento negli Stati Uniti. La coppia salí a bordo della Pecos Valley Railroad a Carlsbad, e lí inizió il viaggio verso New York. Il 10 maggio 1928, la loro nave salpó dal porto di New York alla rotta di Genova, Italia, questa volta trasportando la coppia come passeggeri e non come merca. Mentre Torello ed Ersilia erano in Italia, visitarono la signora De Lentus che era andata a vivere in una casa per anziani. Suo marito era morto un paio di anni prima, lasciando la signora De Lentus da sola, in balia di se stessa. Nell’agosto 1928, dopo una lunga visita di tre mesi, tornarono negli Stati Uniti.
La vita continuó nello stesso modo nella fattoria Calvani, anche durante la depressione, perchè la famiglia era rurale e non era stata affetta dalla crisi economica allo stesso modo di molti abitanti urbani. In fatti, Robert e Albert, i figli maggiori di Torello, avevano acquistato un caseifico dal tale signor Walter Cole nel 1938 per $ 5,000. Una mungitrice e circa quaranta mucche erano inclusi nell’affare. I due uomini tennero il caseificio per cinque anni, fino al 1943 quando lo vendettero al signor Allan Richardson. Torello aveva settantun anni a quel punto, ed era pronto a vendere la sua fattoria e andare in pensione. Dal momento che il figlio più giovane, Torello Howard, si era arruolato nella Air Force per combattere nella Seconda Guerra Mondiale, Robert and Albert decidettero di accetare l’offerta del padre, e comprarono la fattoria il 27 settembre 1943. I due uomini continuarono a coltivare l’erba medica, e anche un nuovo tipo di cotone, conosciuto come cotone Acala.
Torello ed Ersilia spendettero tre anni in pensione insieme, fino a che Torello morí il 12 aprile del 1946. Non molto dopo la sua morte, Ersilia si trasferí a Carlsbad dove visse fino alla sua morte il 28 giugno 1963. Robert e Albert continuarono a lavorare la fattoria fino al 1973 quando Robert decidette di abbandonare il lavoro di agricoltore e di allevare il bestiamo di Santa Geradus. Albert continuó a fare l’agricoltore nel lato ovest della fattoria, mentre Robert stava allevava il bestiame nel lato est. Tutt’oggi la situazione è molto simile: Robert mantiene tutt’ora approssimativamente duecento ottanta teste di bestiame nel lato est, mentre Albert e suo figlio Jerry mantengono la fattoria nel lato Ovest.
La storia di Torello ed Ersilia Calvani non è necessariamente una di quelle che potremmo definire “dalle stalle alle stelle”, ma è piuttosto una storia di successo e felicità che sono stati possibili attraverso duro lavoro. La loro decisione di immigrare sarebbe potuta essere disastrosa, dal momento che nessun italiano sapeva di per certo che cosa il futuro avrebbe avuto in serbo. Torello avrebbe potuto decidere di rimanere a casa e assistere suo padre, ma invece decise di accettare la sfida di una nuova avventura. Anche i genitori di Ersilia avrebbero potuto decidere di rimanere in Italia, ma decisero che il rischio e l’opportunità erano degni di essere accettati. Come è stato dimostrato, la loro decisione di immigrare fu una scelta saggia, perchè quello che un tempo era solo un sogno era diventato finalmente realtà.
TORELLO & Esilia CALVANI FAMILY
1. |
Helen Pauline |
September 22, 1896 |
November 19, 1985 |
2 |
Delia Clara |
April 1, 1989 |
November 16, 1933 |
3 |
Emily Eleanor |
March 1, 1900 |
? |
4 |
Mary Ersilia |
December 31,1901 |
December 26, 1971 |
5 |
Vera |
November 27, 1903 |
January 23, 1960 |
6. |
Robert Mario |
October 5, 1906 |
? |
7. |
Pia Maria (Edna) |
October 18, 1907 |
|
8. |
Albert James |
July 26, 1910 |
? |
9. |
Cesarine Amelia |
May 25, 1914 |
1926 |
10 |
Torello Howard |
August 19, 1917 |
December 10,2002 |
The following are land transactions made by Torello Calvani, during his lifetime. The information was researched in the County Clerk’s office, Carlsbad, New Mexico.
- Grantor: United States.
Grantee: Torello Calvan
March 5, 1906. Book 2, Page 61.
General Index to Deeds and Mortgages, Book #4, Eddy County. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: N. T. Daugherty and W. D. McBee,
October 4, 1906. Book 20, Page 5.
Ibid, Book #5, - Grantor: Pecos Irrigation Company.
Grantee: Torello Calvani,
February 1, 1908. Book 3, Page 232.
Ibid, - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Charles Pardue.
December 31, 1908. Book 25, Page 2.
Ibid, Book #6. - Grantor: August Uihlein.
Grantee: Torello Calvani.
April 24, 1908. Book 22, Page 52.
Ibid, - Grantor: John Mihlfred.
Grantee: Torello Calvani.
September 30, 1909. Book 8, Page 456.
Ibid, Book # 7. - Grantor: Charles Pardue.
Grantee: Torello Calvani,
January 2, 1909. Book 10, Page 23.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: F. F. Doepp.
August 4, 1909. Book 8, Page 426.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Lewis R. Ross.
January 15, 1910. Rook 5, Page 315.
Ibid. - Grantor: J. E. Foster.
Grantee: Torello Calvani.
June 28, 1909. Book H. Page 248.
Ibid, - Grantor: Ilario Urquides.
Grantee: Torello Calvani.
February 19, 1910. Book K, Page 98.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Charles Pardue.
July 27, 1910. Book 6, Page 166.
Ibid, Book #8 - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Pecos Water Users Association.
September 10, 1910. Book 2, Page 365 & 367.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Water Right Application.
March 2, 1912. Book 1, Page 62.
Ibid. - Grantor: Ynnocenti Ramiriz.
Grantee: Torello Calvani.
June 8, 1910, Book K, Page 222.
Ibid. - Grantor: Richard J. Bolles.
Grantee: Torello Calvani.
September 14, 1910.
Book 22, Page 134.
Ibid. - Grantor: Mary C. Kircher.
Grantee: Torello Calvani.
December 13, 1910. Book 32, Page 155.
Ibid. - Grantor: Heirs of August Uihlein.
Grantee: Torello Calvani,
flay 23, 1913. Book 35, Page 434.
Index to Deeds, Book #9, Eddy County. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Pecos Water Users Association.
January 2, 1914. Book 2, Page 509.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Ersilia Calvani.
September 18, 1915. Book 40, Page 72.
Ibid. - Grantor: Ersilia Calvani.
Grantee: Water Rights Application.
September 22, 1915. Book 4, Page 332.
Ibid, - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Francis G. Tracy.
March 1, 1917, Book 5, Page 299.
Ibid, Book #10. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Howard C. Kerr.
May 15, 1919. Book 1, Page 173.
Ibid, - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Pecos Water Users Association.
July 26, 1919. Book 3, Page 41.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Water Rights Application.
December 31, 1919. Book 8, Page 529.
Ibid. - Grantor: Heirs of August Uihlein.
Grantee: Torello Calvani.
May 23, 1913. Book 35, Page 434.
Ibid, Book #9. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Pecos Water Users Association.
January 2, 1914. Book 2, Page 509.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Ersilia Calvani.
September 18, 1915. Book 40, Page 72.
Ibid - Grantor: Ersilia Calvani.
Grantee: Water Rights Application.
September 22, 1915. Book 4, Page 332.
Ibid. - Grantor: William H. Mullane.
Grantee: Torello Calvani.
August 25, 1922. Book 49, Page 476.
Ibid, Book #11. - Grantor: Henry Hamilton.
Grantee: Torello Calvani.
April 7, 1923. Book 53, Page 14. Ibid. - Grantor: Elmer Hamilton.
Grantee: Torello Calvani.
April 7, 1923. Book 53, Page 15.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: First National Bank
April 7, 1923. Book 20, Page 532.
Ibid. - Grantor: Carl Smith.
Grantee: Torello Calvani.
March 3, 1924. Book 53, Page 271.
Ibid. - Grantor: Torello Calvani.
Grantee: Federal Land Bank.
November 22, 1924. Book 21, Page 630.
Ibid. - Grantor: W. E. Polk.
Grantee: Torello Calvani.
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2 According to Torello Calvani’s passport, now held by his son Torello Howard Calvani, Torello Sr. apparently lied regarding his age to the authorities. His passport declares him to be twenty one years of age, while infact he was only twenty years of age.
3 U .S Department of Labor, Declaration of Intention, (State of New Mexico, County of Eddy, 1924), No. 65.
4 U.S. Department of Labor, Preliminary Form for Petition for Naturalization, (Denver, Colorado, 1927), Form 2214.
6 U.S. Department of Labor, Declaration of Intention, (State of New Mexico, County of Eddy, 1924), No. 65.
8 I was taken by Albert and Torello Howard to the location where the De Lentus home was located. Today only one cottonwood tree still remains of all that were once planted by Torello while working for De Lentus.
10 I was taken by Albert and Torello Howard to the location where Torello’s first rental farm was located. All that remains today are portions of foundation and a few nails. The farmland is now in alfalfa, and also contains an oil well.
11 Stu Pritchard, Eddy County . . . A Fond Look Back, (Carlsbad: Great Western Printing Co., Inc.), p. 7.
12 U. S. Department of Labor, Petition For Citizenship, (District Court, Carlsbad, New Mexico, 1930), No. 339706.
15 I was taken by Albert and Torello Howard to the location of Torello’s fourth farm. Absolutely no trace of the farmhouse remains, and the entire area today is being farmed in alfalfa.